1.Piazza della Libertà



Porretta Terme è un paese nato sui fiumi: la parte più antica, di origine tre-quattrocentesca, si trova lungo il corso del Rio Maggiore; l’espansione del nucleo urbano lungo il Reno è successiva e risale all’Ottocento, dopo l’apertura al traffico della strada Porrettana verso la metà del secolo e della ferrovia nel 1864.
Il Rio Maggiore caratterizza l’assetto urbanistico del centro antico: dalle piazze strette e lunghe, alle strade, allineate parallelamente tra di loro e al fiume. La parte ottocentesca del paese è invece caratterizzata da tre assi portanti che corrono paralleli tra loro: il fiume, la strada e la ferrovia. Della zona più antica del paese fanno parte via Falcone, via Ranuzzi (col bel voltone del Crocifisso) e via delle Terme, che hanno mantenuto quasi integralmente l’aspetto di un tempo.
Una curiosità riguarda l’origine del nome di via Falcone, che testimonia l’esistenza in tale luogo di osterie con insegne esterne in ferro battuto raffiguranti un animale. Seguendo una delle due vie Matteotti o delle Terme che costeggiano il Rio oppure attraverso la più appartata e suggestiva via Falcone, si giunge alle Terme Alte, il luogo dove più si respira l’aria degli antichi bagni termali, dove, nella seconda metà del Trecento, furono costruiti i primi alberghi comunitari.
Qui si trovano gli stabilimenti termali Leone Bovi, Marte Reale e Donzelle, ricostruiti nell’Ottocento. Di fronte all’androne che conduce in via Falcone, si trova il Ponte dei Sospiri, che sovrasta il Rio Maggiore e collega via Matteotti a via delle Terme. Il ponte era in origine costituito da un voltone su cui era situato l’orologio comunale.
Il voltone fu poi demolito nel periodo tra le due guerre per fare posto alla Casa del Fascio, realizzata nello stile tipico del ventennio fascista. L’orologio venne quindi trasferito sul campanile della chiesa parrocchiale. Il Ponte dei Sospiri conduce alla Piazza della Libertà, cuore pulsante del centro porrettano, dove, oltre all’ex Casa del Fascio, è presente anche un altro edificio di notevole interesse, anch’esso costruito nello stile del ventennio del regime fascista: il palazzo comunale. Al posto dell'edificio che oggi è il Municipio, realizzato verso il 1930, esisteva un piccolo teatro edificato nel 1771-72. Il Comune di Porretta continuò a farlo funzionare fino a quando nel 1910 fu costruito il Teatro Kursaal in Via Mazzini, sede oggi dell'omonimo cinema.



2.Presepe Artistico (Chiesa dei Cappuccini)



Il presepe, comunemente definito “dei Frati”, è allestito dall’anno 2000 nell’ampio interrato posto sotto la Chiesa dell’Immacolata di Porretta Terme, un tempo appunto affidata ai Cappuccini. Ampliato ed arricchito di anno in anno, è attualmente uno tra i presepi meccanici più grandi d’Italia: si sviluppa, infatti, in un’area di oltre duecentocinquanta metri quadrati. E’ di tipo tradizionale, ma presenta anche scene relative all’ultima parte della vita terrena di Gesù. Leonardo Antonelli e Francesco Mascagni, gli ideatori di questa rappresentazione, hanno rivisitato con passione e pazienza la vita dei villaggi palestinesi di duemila anni fa e realizzato una grande rievocazione di scene di vita popolare quotidiana: ci sono il fabbro che batte il ferro, il vasaio che modella le sue creazioni, il calzolaio che batte il cuoio, il tessitore seduto al telaio, la lavandaia al fiume, il contadino che ara la terra, il pastore che veglia il gregge... Si possono anche udire il canto del gallo, il belato delle pecore, il suono della zampogna, ... Una vita d’altri tempi, quasi un museo di mestieri oggi ormai scomparsi, in un’atmosfera del tutto particolare e coinvolgente.



3.Chiesa Di Santa Maria Maddalena



La Chiesa, di stile neoclassico, è di notevole ampiezza: poco più di 12 metri di larghezza e 43 metri di lunghezza. L’edificio, posto in luogo elevato, quasi a dominare la cittadina di Porretta Terme dall’alto, è costruito sui ruderi di un’antica fortezza. Edificata tra il 1690 e il 1696, la chiesa presenta una pianta a croce latina con una sola navata. La facciata è monocuspidata e priva di ornamenti. All’interno si trovano molte e significative opere d’arte, tra cui un bel fonte battesimale di marmo del 1618, un crocifisso ligneo del 1630 realizzato da fra Innocenzo da Petralia, e dipinti di grande interesse, in particolare la pala d’altare maggiore “Noli me tangere” di Dionigio Calvaert, il maestro di Guido Reni, una Madonna col Bambino e i Santi Francesco e Bernardino da Siena, da attribuirsi al Tiarini e Sant’Antonio Abate di Pier Maria Porrettano. Nel 1810 è stato innalzato il campanile dove ora si trova l’orologio che prima era posto sul Ponte dei Sospiri. A fianco della chiesa è da segnalare il pregevole Oratorio della Confraternita del Santissimo oggi detto di San Rocco.



4.Chiesa Della Madonna del Ponte



Le origini di questo piccolo e particolare santuario risalgono alla metà del Cinquecento, con una prima costruzione di una maestà, la cui parete di fondo era costituita da roccia su cui era dipinta una Madonna. La prima maestà venne poi trasformata in un piccolo oratorio tra il 1578 e il 1585. L’immagine della Madonna dipinta su roccia venne sostituita all’inizio del Seicento da un dipinto su tavola di Alessandro Berti, pittore fiammingo. L’attuale edificio, che è a pianta ottagonale ed è realizzato in blocchi di arenaria scalpellata, venne invece costruito intorno alla metà dell’Ottocento. All’interno del Santuario si trovano alcune opere interessanti di pittori bolognesi, in particolare del Samoggia e del Guardassoni. Il culto, legato alla devozione dell’immagine sacra della Vergine, è testimoniato da testi storici e legato ad eventi ritenuti miracolosi; numerosi sono infatti gli ex voto ancora oggi conservati al suo interno. Una particolarità del Santuario è certamente il Sacrario del Cestista, una cappella dedicata alla Madonna protettrice dei cestisti, inaugurata nel 1956. Oggi, grazie anche alla mobilitazione della cittadinanza e dell’Amministrazione Comunale e alla collaborazione della Federazione Italiana Pallacanestro e della Chiesa, la Madonna del Ponte è riconosciuta come la patrona del basket italiano.



5.Storia del Soul Festival



Il Porretta Soul Festival è la più importante rassegna europea dedicata alla musica soul e rhythm and blues, tanto che Porretta Terme viene definita la capitale europea del Soul. Il festival nasce il 10 dicembre 1987 con il concerto di Solomon Burke nell’hotel Salus di Porretta Terme per iniziativa di Graziano Uliani, un grande appassionato di musica soul. La manifestazione è dedicata a Otis Redding, un mito della black music e tra i più grandi cantanti di tutti i tempi. Il direttore artistico Uliani, nei trent’anni di vita della manifestazione, ha portato a Porretta i maggiori artisti soul al mondo tra cui Salomon Burke, Rufus Thomas, Booker T, Millie Jackson, Sam Moore, Chaka Khan, Memphis Horns, Isaac Hayes e Wilson Pichett. Alle edizioni del festival hanno partecipato anche alcuni artisti italiani, tra cui Zucchero, Giorgia ed Elisa. Il programma prevede quattro serate da sei ore circa ciascuna e due settimane di concerti gratuiti sia a Porretta che nei paesi vicini. Si parla infatti della Valle del Soul. La domenica mattina dell’ultima giornata del festival nella Chiesa dei Frati Cappuccini si tiene anche un concerto di gospel. A questo festival è stato dedicato anche un film “A soul journey” che ripercorre le tappe fondamentali della sua storia.



6.Soul Museum



Il Soul Museum, inaugurato il 12 aprile 2019, si trova nel centro di Porretta, nel vicolo che presenta il murales dedicato a Sam Cooke. E’ dedicato agli oltre trent’anni di musica Soul e Rhythm & Blues nella cittadina termale e ai suoi protagonisti. Il percorso, che parte dai manifesti delle prime edizioni, tra le testimonianze del passaggio del grande Soul a Porretta, propone, in particolare, abiti di scena, calzature e oggetti personali donati da tanti artisti che hanno preso parte alle varie edizioni del festival, a cominciare da Rufus Thomas, Solomon Burke, Bobby Rush, Millie Jackson. Tra le tante curiosità presenti, si segnalano l’abito di scena indossato da Rufus Thomas alla prima edizione del festival nel 1988, l’armonica donata da Bobby Rush, vincitore del Grammy Award 2017 per il blues, un’armonica M. Hohner del 1959 e tante altre memorabilia che faranno la gioia dei fans che visiteranno il museo. Vi sono inoltre una ricca collezione di fotografie e di poster autografati dagli artisti in cartellone e un vasto archivio audiovideo.



7.Murales Sam Cooke



Dopo Otis Redding, Rufus Thomas e Solomon Burke, un quarto artista del soul è entrato nella toponomastica di Porretta Terme, località in cui ogni anno si tiene il festival dedicato a questo genere musicale. Il 26 ottobre 2018 nel vicolo antistante l’ingresso del museo del Soul Festival è stato infatti inaugurato il murales che ritrae Sam Cooke, un cantante definito da molti il “Re del Soul” per il suo influsso innegabile su questo genere musicale. L’artista, nato il 22 gennaio 1931 a Clarksdale in Mississipi e morto in circostanze misteriose a Los Angeles l’11 dicembre 1964, è stato anche un compositore e un produttore discografico di musica gospel, r&b, soul e pop. Ha fondato anche un’etichetta discografica e una casa editrice. L’opera è stata realizzata dalla pittrice Alice Palmieri, autrice anche del murales dedicato a Rufus Thomas, nel centro del paese, in Piazza della Libertà.



8.Parco Rufus Thomas



Porretta Terme è conosciuta nel mondo grazie soprattutto al Soul Festival, un evento che ha avuto inizio nel 1987 e che prosegue ancora oggi. Qui sono passati gli artisti più famosi della musica Soul e del rhythm and blues. Tra i più noti artisti americani si ricordano Rufus Thomas e Solomon Burke. La loro importanza è tale da avergli dedicato degli spazi nella città. A Rufus Thomas, mentre ancora era in vita, è stato intitolato il parco situato nel centro della cittadina, dove ogni anno si tengono i concerti del Soul Festival. Rufus Thomas, che ha partecipato al Soul Festival ben sei volte, è stato sicuramente uno dei cantanti statunitensi più famosi di sempre nel mondo della musica soul e R&B. L’artista ha rappresentato per oltre cinquant’anni l’essenza della musica di Memphis: dal rhythm & blues, al soul fino al funky. E’ noto in tutto il mondo per i suoi successi nella soul music come Funky Chicken, Push and Pull e The Dog. A Porretta Terme, gli è stato dedicato anche un murales, realizzato dalla pittrice Alice Palmieri nell’angolo tra la centrale Piazza della Libertà e Vicolo Rossetto.



9.Murales Rufus Thomas



Porretta Terme è diventata famosa nel mondo grazie soprattutto al Soul Festival, un evento che ha avuto inizio nel 1987 e che prosegue ancora oggi. Qui sono passati gli artisti più famosi della musica Soul e del rhythm and blues. Tra i più importanti cantanti americani si ricordano Rufus Thomas e Solomon Burke. La loro importanza è tale da avergli dedicato degli spazi nella città. Nell’angolo tra la centrale Piazza della Libertà e Vicolo Rossetto si trova appunto un murales in onore di Rufus Thomas. Realizzato dalla pittrice Alice Palmieri, è stato inaugurato il 19 luglio 2015. Rufus Thomas è stato sicuramente uno dei cantanti statunitensi più famosi di sempre nel mondo della musica soul e R&B. L’artista ha rappresentato per oltre cinquant’anni l’essenza della musica di Memphis: dal rhythm & blues, al soul fino al funky. Noto in tutto il mondo per i suoi successi nella soul music come Funky Chicken, Push and Pull e The Dog, a Porretta Terme, dove l’artista si è esibito ben sei volte, gli è stato dedicato anche un parco, mentre ancora era in vita.



10.Ponte Solomon Burke



Porretta Terme è diventata famosa nel mondo grazie soprattutto al Soul Festival, un evento che ha avuto inizio nel 1987 e che prosegue ancora oggi. Qui sono passati gli artisti più famosi della musica Soul e del rhythm and blues. Tra i più importanti artisti americani si ricordano Rufus Thomas e Solomon Burke. La loro importanza è tale da avergli dedicato degli spazi nella città. A Solomon Burke, in segno di affetto e gratitudine, è stato dedicato il ponte principale della cittadina che attraversa il fiume Reno, denominato “The Solomon Burke Bridge”. Solomon Burke, anche conosciuto come “The King of Rock ‘n’ Soul” è stato uno degli interpreti più originali della black music. La voce potente, la statura imponente, l’impronta degli esordi quale cantante di gospel, hanno fatto di lui un fantastico interprete della musica dell’anima. E stato il primo cantante americano ad esibirsi a Porretta nel 1987; è tornato nella cittadina termale in altre edizioni del festival, in particolare negli anni 1990, 1998, 2003 e 2009.



11.Terme Alte



Con la definizione di "Terme Alte" si intende il complesso degli antichi edifici termali di Porretta Terme, situati nella parte del paese che si estende alle pendici del Monte della Croce, lungo il greto del Rio Maggiore. In questo luogo sgorgano diverse sorgenti salsobromoiodiche dalle quali traggono il nome gli stabilimenti termali Marte Reale, Donzelle e Leone-Bovi. In particolare la costruzione del Leone Bovi, realizzata nella seconda metà del Settecento, deriva il suo nome dal ritrovamento di un reperto archeologico, un mascherone in marmo raffigurante il muso di un leone scoperto nel greto del Rio Maggiore, risalente al I sec. d.C., che è divenuto il simbolo delle Terme di Porretta. Al nome del leone, è stato associato quello del bue che riporta all’antica leggenda secondo cui un vecchio bue malato venne liberato dal proprio contadino. Il bue, bevuta l’acqua della sorgente, guarì immediatamente. Di conseguenza, si iniziò a credere nel potere della fonte e ad usarla come acqua termale. L’immagine del bue è oggi presente nello stemma del Comune di Porretta/ Alto Reno Terme. Tra le varie costruzioni delle Terme Alte si trova un edificio dal rilevante valore artistico: è la Sala Bibite, nota anche come Grottino Chini, una saletta a pianta rettangolare un tempo adibita alla distribuzione delle acque termali delle sorgenti Leone e Donzelle. Fu, infatti, Galileo Chini, uno degli artisti più noti del liberty italiano, a realizzare, all’inizio del Novecento, le meravigliose piastrelle in maiolica che ne rivestono le pareti interne. Il marchio della manifattura ceramica Fornaci San Lorenzo, fondata dal Chini, è riportato sugli stipiti della porta d’ingresso.



12.Grottino Chini



Affacciata sulla piazzetta delle Terme Alte, posta tra gli stabilimenti Marte-Reale e Donzelle, questa piccola sala era adibita alla distribuzione delle acque termali delle antiche sorgenti Leone e Donzelle. E’ conosciuta anche con il nome di Grottino Chini per la forma a volta della sua copertura che ricorda una piccola grotta e per il capolavoro realizzato al suo interno da Galileo Chini: l’artista fiorentino, uno tra i più importanti del Liberty in Italia, a inizio Novecento, realizzò le meravigliose piastrelle in maiolica che rivestono il pavimento e le pareti interne. Per ricoprire le pareti della saletta, nella manifattura Chini di Borgo San Lorenzo, vennero realizzate oltre 5600 piastrelle in ceramica dipinta e decorata a lustro. Le piastrelle di forma quadrata, rettangolare e circolare, sono di vari colori con rilievi e decori che ricoprono anche le due sedute laterali. Di fronte all’entrata si può ammirare un grande albero fantastico che si staglia sul celeste del cielo dipinto; subito sotto si nota un cornicione costituito da tanti musetti di leoni che richiamano il simbolo delle Terme di Porretta. Alle due pareti laterali sono presenti due medaglioni circolari con l’immagine del bue che si abbevera e due piastrelle con le lettere STP (acronimo di “ Società delle Terme di Porretta”) in puro stile Liberty come i nomi delle sorgenti termali sopra le fonti Leone e Donzelle. Sugli stipiti della porta d’entrata è dipinto a mano il marchio della manifattura Fornaci San Lorenzo.



13.Acque Termali



Le qualità terapeutiche delle acque termali di Porretta sono note fin dall’antichità per la loro efficacia nella cura del corpo e delle malattie. Dalle numerose fonti termali sgorgano acque sia sulfuree che salsobromoiodiche, con caratteristiche che le rendono eccezionali: la concentrazione di elementi, indispensabili per il corretto funzionamento del nostro organismo, è infatti particolarmente elevata. In particolare, le acque salsobromoiodiche sgorganti dall’alveo del Rio Maggiore nella parte alta della cittadina, ricche di oligoelementi, di sale e di iodio, agiscono con grande efficacia sul sistema nervoso centrale, hanno azione antinfiammatoria sui tessuti, antisettica su cute e mucose e stimolano la secrezione di numerosi ormoni. Le acque sulfuree, invece, che affiorano alla sinistra del fiume Reno, contengono un gas, l’idrogeno solforato, che consente allo zolfo di svolgere azione sedativa ed antispastica, fluidificante sulle mucose, protettiva nei confronti delle riacutizzazioni delle malattie dell’apparato respiratorio e delle allergie, oltre a svolgere un effetto rigenerante sulla pelle. Ancora e nel loro complesso, la acque di Porretta Terme sono efficaci nella cura dell’apparato locomotore, del sistema vascolare periferico, nella cura della sordità rinogena, delle affezioni gastroenteriche, delle affezioni dermatologiche e di alcuni disturbi ginecologici.



14.Terme Di Porretta - Nuovo Stabilimento (Terme Basse)



Le acque di Porretta sono termominerali, acque calde che nascono in profondità nel sottosuolo e che presentano una purezza originaria. Hanno provenienza profonda, tra i 2000 e i 3000 metri, e, grazie alla presenza di gas metano, risalgono in superficie attraverso fratture. Le acque, che assumono temperature e caratteristiche chimiche differenti in base alle rocce e ai minerali che incontrano nella risalita, scaturiscono in zone diverse della cittadina: presso le Terme Alte, nella gola compresa tra i due monti del Sassocardo e della Croce, sono presenti sorgenti di acque salsobromoiodiche che hanno in comune la temperatura, superiore ai 35 °C, e la salinità, data dalla presenza di sodio, cloro, bromo e iodio (Bove, Marte, Sale, Donzelle Galleria, Donzelle Vecchia e Leone); a sud-est dell’abitato di Porretta, a sinistra del fiume Reno, nell’area denominata delle Terme Basse, sono presenti acque salsobromoiodiche con temperatura inferiore, tra i 20°C e i 30°C. Esse si caratterizzano per la proprietà sulfurea, riconoscibile dal caratteristico odore di uova marce, dovuto alla presenza di solfobatteri che si riproducono nelle acque calde. Sono le sorgenti Porretta Vecchia, Porretta Nuova, Puzzola, Maiocchi, Puzzola Nuova, del Parco, Galleria Madonna e Pozzo Ciancabilla.